giovedì 24 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
La superluna
Perigeo: tutti con il naso all’insù. La luna piena si trova infatti alla distanza minima con la Terra, a circa 356.577 chilometri. Uno spettacolo che non si verificava da marzo 1993.
sabato 12 marzo 2011
In silenzio
Spegniamo l’audio per evitare di cadere nello spettacolo. Un commento su tutti: “Ma loro sono abituati”. Guardiamo lo scorrere delle immagini, in silenzio, per sentire il peso della sofferenza e condividere la disperazione. Rendiamo merito alla dignità e uniamoci alla preghiera affinché si possa evitare la minaccia nucleare.
giovedì 10 marzo 2011
Momenti trascurabili
Il titolo completo è “Momenti di trascurabile felicità” (Einaudi, €12,50) e l’autore è Francesco Piccolo, che si premura di descrivere le occasioni che lo rendono felice.
Un esempio citato in quarta di copertina: “Gli sms dopo le undici di sera che dicono: dove sei?, che significano molto più di quello che dicono”.
Peccato che come lettore abbia avuto una certa difficoltà a condividerli (alle undici il mio cellulare è già spento da un bel po’).
Risultato: ho cominciato a sbocconcellare frammenti di lettura senza trovare agganci interessanti. Chiuso e finito.
domenica 6 marzo 2011
Nagaur
Torniamo al 2006: viaggio in Rajasthan. Meta classica del turismo ricco, facile. Una visione dell’India “non è così impressionante come dicono”. E poi le regge dei Maharaja trasformate in alberghi, che favola!
Ma nella classifica dei ricordi, la fiera del bestiame di Nagaur batte tutti. Uno spettacolo unico: una valle biblica dove la polvere satura di ocra la luce radente dell’inizio e della fine di ogni giorno. Si inizia a camminare all’alba, con intere famiglie che preparano la colazione e, con naturalezza, fanno toeletta. E si continua per tutto il giorno errando lungo un percorso disegnato dalla curiosità fra venditori di dromedari, cavalli e tori esibiti con orgoglio.. Ecco uno spettacolo equestre improvvisato. Il cavallo è tutto agghindato e il padrone lo fa camminare sulle zampe posteriori, per mostrare a tutti la bellezza e la forza del suo animale. Il pelo dei dromedari viene tagliato per disegnare ghirigori sul manto e c’è anche il piercing delle labbra e dei padiglioni auricolari. Le trattative sono serrate: l’acquirente studia l’animale, ispeziona il cavo orale, palpa l’addome. Quando si china e gli porge un pugno di fieno, è il segno che l’acquisto è concluso. L’animale adesso è suo, d’ora in poi sarà lui, il nuovo padrone, ad averne cura. Ci sono anche i venditori di peperoncino, seduti fra decine di balle di iuta. Ti chiamano per mostrarti la qualità del loro prodotto e con poche rupie puoi portartene a casa una borsa da supermercato. Le donne lavano, cucinano e accudiscono ai bambini. Tutti partecipano. C’è chi inforcati gli occhiali seleziona con cura lo sterco di dromedario, chi porta il fieno, chi gioca a rincorrersi. Gli uomini in piccoli gruppi chiacchierano o giocano a carte. Nessuno si sottrae all’obiettivo. Anzi molti chiedono di essere fotografati e ti dettano il loro indirizzo. Al tramonto si accendono i fuochi e l’aria è polvere ocra e fumo azzurro. E’ il momento di cenare e prepararsi alla notte fumando il cilum.
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Dovendo raccomandare un viaggio, la fiera di Nagaur è una destinazione unica. Si tiene ogni anno fra Gennaio e Febbraio. Sebbene Nagaur sia a metà strada fra due mete turistiche gettonate, Jodhpur e Bikaner, nel 2006 i turisti erano pochi: noi e un pullman di francesi.
Così pochi da essere noi stessi un’attrazione della fiera.
E’ meglio affrettarsi, prima che i tour operator rovinino tutto.
venerdì 4 marzo 2011
“La Vita Accanto”
Ancora un altro romanzo sottratto (temporaneamente) da una libreria. Autrice: Mariapia Veladiano, edizioni Einaudi (€16,00 ma chi l’ha acquistato da Feltrinelli ha gioito di un 25% di sconto).
Ha vinto il Premio Calvino 2010. Potrebbe essere sufficiente. Ma lasciatemi dire che è proprio bello, coinvolgente. Le pagine scorrono serenamente come le acque del fiume Retrone e offrono riparo come il bengolaro.
“Io sono brutta. Proprio brutta. Non sono storpia, per cui non faccio nemmeno pietà”. Ma le vicissitudini, soprattutto drammatiche, lavano via l’apparenza e danno aria allo spirito.
Come avrete capito proprio un bel libro.
Lo restituisco con gratitudine.