mercoledì 24 agosto 2011

Mauthausen

Una tappa imprevista perché non sapevo si trovasse in Austria, a pochi chilometri da Linz. 
Due appunti.
Con timore ho sfiorato le pietre del muro del pianto, il luogo dove venivano ammassati i nuovi arrivati in attesa di essere destinati a una baracca. A queste pietre si sono appoggiati esseri umani in preda alla disperazione, quella profonda che coglie quando cade anche la speranza assurda che ci deve essere una fine al male.
Le foto degli ufficiali delle SS invocano pietà divina per uomini che si sono resi responsabili di crimini inconcepibili. A loro si rivolge il perdono per chi non é consapevole di ciò che sta commettendo. Nei loro sguardi si coglie il vuoto.
La visita a Mauthausen, o a un altro simbolo della ferocia nazista, dovrebbe essere parte di ogni programma educativo, perché sia mostrato alle generazioni cosa può accadere quando viene a meno la tolleranza e si calpesta il principio di fratellanza.
La foto: lo spioncino della camera a gas.

martedì 23 agosto 2011

Adso da Melk, il protagonista de Il nome della rosa, visse davvero in questa abbazia benedettina, la seconda al mondo dopo Cassino. Bella e impressionante la biblioteca, eccessivamente carica d'oro la chiesa, davvero lontana dall'esempio della grotta di Betlemme.

Il bel Danubio

Il bel Danubio non é così blu visto dall'alto della fortezza di Dürstein.

domenica 21 agosto 2011

Di nuovo a Vienna

Due anni dopo eccoci ancora nella capitale austriaca. Immutata e immutabile. Sempre bella.

sabato 20 agosto 2011

La chiesa di Santa Barbara di Bärnbach

Eretta negli anni '50, questa opera multicolore dell'architetto Fuchbuchler é tutta da gustare e merita la deviazione prima di dirigersi a Vienna.

Saluti dall'Austria

Prima tappa: Graz, capitale della Stiria. Ecco un paio di cartoline (la torre dell'orologio con la lancetta delle ore più lunga di quella dei minuti e una istantanea) in attesa di mostrare una raccolta d'immagini.

lunedì 15 agosto 2011

venerdì 12 agosto 2011

12 Agosto 2011

La gatta intorno alle 5.00 ha avvertito un certo languorino. Ormai sveglio sono uscito per godermi lo spettacolo dell’aurora e del sorgere del sole.

Verucchio_20110812_057

Come recita il salmista: “L’aurora inonda il cielo di una festa di luce e riveste la terra di meraviglia nuova”.

Verucchio_20110812_092

Cliccando sulla seconda immagine verrete indirizzati ad un breve video su YouTube.

martedì 9 agosto 2011

India, mon amour

Sfogliando il catalogo degli e-book, non ho saputo resistere alla tentazione, premonitrice di un viaggio futuro, di leggere questa nuova opera di Dominique Lapierre pubblicata lo scorso Gennaio (il Saggiatore, €16,50).

imageIn realtà non è “nuova” perché riprende gli episodi (il viaggio in India in Rolls Royce, la collaborazione con James Stevens, fondatore del centro di Udayan per i lebbrosi, l’incontro con Madre Teresa e l’esperienza che ha portato a “La città della gioia”) già descritti nei “Mille Soli”. Comunque è piacevole rileggerli e poi i diritti d’autore vengono devoluti a sostegno delle numerose iniziative dell’onlus fondata dai Lapierre. Tutto ciò che non viene donato, è perduto. Visitate il sito e ascoltate la canzone del centro di Udayan, la rinascita!

venerdì 5 agosto 2011

Via delle Monache

Nuova versione

Sede delle mie attuali vacanze. Un giro all’alba partendo dalla casa dei miei nonni paterni fino ad arrivare, costeggiando sulla sinistra le mura dell’ex-convento di clausura delle monache di Santa Chiara (secolo XVII) (ora in corso di ristrutturazione a centro convegni 5 stelle) fino ad arrivare allo spiazzo della chiesa e scendere alla porta di Passarello risalente al 1449, demolita negli anni ‘60 e ricostruita nel 2001.

giovedì 4 agosto 2011

Il Perdono

2 Agosto: Perdono di Assisi. Nel convento francescano di S. Croce a Villa Verucchio (RN) il rito religioso diviene un momento di incontro di tutta la comunità di Villa Verucchio, con tanto di “pesca” pe finanziare il convento.

mercoledì 3 agosto 2011

Buongiorno 3 Agosto 2011

Ecco l’alba di un giorno che forse ricorderemo, fra borse che crollano, spread che aumentano e parlamentari che partono per le meritate ferie.

hdr-Verucchio_20110803_063-Alba

Un’altra lettura

Capisco che gli ultimi post cadono esclusivamente nel tag “letture”. Le fotografie stentano ad arrivare ma prima o poi i chili di vetro che mi sono portato daranno (qualche) frutto.

Nel frattempo ho completato la lettura “Il profumo delle foglie di limone” di Clara Sanchez (Garzanti editore, prezzo di copertina €18,60 ma lo si trova facilmente con lo sconto del 30%). “Caso letterario dell’anno” è già arrivato in Italia all’XI edizione. imageL’impianto narrativo è particolare con due “io” narranti: Julian, un arzillo ultraottantenne scampato a Mathausen e Sandra, una svampita castigliana in dolce attesa. Quindi gli stessi episodi sono descritti integrando due punti di vista diversi. L’oggetto è una comunità di nazisti, per nulla pentiti dei crimini commessi e per nulla in fuga dal mondo.

Piacevole, tutto da leggere. Un’unica nota critica: da pagina 120 a 300, l’autrice si compiace della propria creatura e la tensione si allenta. Diciamo che un taglio di 90 pagine sarebbe stato anche opportuno.

martedì 2 agosto 2011

Malastagione

Non a causa delle piogge che turbano i sonni dei bagnini della riviera romagnola.
Ho comprato questo ennesimo giallo nostrano per via di un autore, tale Francesco Guccini, che con le sue note e i suoi testi ha accompagnato (e accompagna) tanti momenti importanti, vacanze incluse. Insieme a un autore di romanzi gialli, Loriano Macchiavelli, ha buttato giù questo poliziesco, Malastagione (edito da Monimagedadori, prezzo di copertina €18,00) ambientato nell’appennino tosco-emiliano, sopra Bologna. L’ambientazione è importante perché condiziona tutta la narrazione, a partire dal caratterismo dei personaggi: Marco Gherardini, detto Poiana, l’ispettore provinciale che conduce le indagini, innamorato della sua terra; Adùmas, il bracconiere buono che da il via alla storia, gli avventori scanzonati della trattoria-bar “Da Benito”, l’immobiliarista Pieri e il costruttore Badaloni che vogliono cancellare il bosco con una colata di cemento, il maresciallo inetto della Benemerita, e via discorrendo. Tutta gente che si è dovuta adattare ai panni che ha trovato, taglia abbondante o stretta che fosse. La trama è una storia complicata e lunga da raccontare e il forestale è sempre un po’ più avanti al lettore, un vantaggio indispensabile per colmare qualche lacuna dell’intreccio e portare alla sorpresa finale.

Senza infamia né lode: la locomotiva che sembrava cosa viva è un altro pianeta.