lunedì 31 gennaio 2011

Milano-Napoli: andata e ritorno

L’offerta è irresistibile: 50% di sconto per l’andata e ritorno in giornata. Non è che il biglietto sia proprio a buon mercato: €49,50 per tratta in seconda. Ma sul Freccia Rossa, a 300 all’ora.

Partenza da casa alle 6:00, in auto per raggiungere la Milano Centrale. C’è un treno che arriva alle 6:52 ma c’è da fidarsi? Bastano pochi minuti e il Freccia Rossa ti lascia sulla banchina e hai perso il biglietto. E poi al ritorno le coincidenze sono rare.

MilanoCentrale20110128002Infatti, come accadeva una volta quando le ferrovie erano sempre in orario, partiamo alle 7.00 spaccate. Ci fermiamo subito a Rogoredo ma dopo pochi minuti sfrecciamo nella nebbia padana. Il benvenuto bilingue è seguito dall’annuncio che in prima classe verranno serviti snack, bevande (incluso lo spumante, magari per addolcire una notte di bagordi che solo i ricchi, come ormai ben sappiamo, possono permettersi) e giornali a scelta. Mi concentro sul free-press che ho preso prima di partire.

Posto finestrino. Ho anche fatto spostare il signore che l’aveva occupato abusivamente. “Mi scusi ma il 41 dovrebbe essere mio” avevo sussurrato con tono mellifluo che in realtà suonava come un ordine perentorio: togliti dal posto, il mio posto che ho prenotato! Il signore si è spostato, un po’ malvolentieri, ma si è spostato. Dopo qualche minuto ho scoperto che il posto finestrino è in parte limitato dal cestino e da una canaletta sul pavimento; perciò si è obbligati a sedersi in obliquo, diciamo sui 100°. Una posizione scomoda che rende difficoltoso l’accesso alla tastiera del portatile. Mentre ero assorto in queste riflessioni, il vicino ha conquistato tutto il bracciolo di mezzo, ha appoggiato il suo gomito sulla mia pancia e, dopo avere letto un paio di registrazioni telefoniche, si è addormentato. Non avevamo nemmeno attraversato il Po che già russava. A questo punto la domanda chiave era diventata: “Scende a Roma o tira dritto fino a Napoli?”. In accordo alla legge di Murphy era napoletano, ma bisogna dire che poco dopo Bologna avevamo già raggiunto un tacito accordo di condivisione del bracciolo.

Il Freccia Rossa è passato diritto alla stazione di Bologna, senza fermarsi. Ma come? Bologna oltre a essere dotta, grassa e rossa, era descritta nel sussidiario come il più importante scalo ferroviario d’Italia. Un tassello di conoscenza acquisita alle elementari si è così dissolto.

Ma non c’è tempo per rammaricarsi. Il suono della nuova civiltà, della e-civiltà chiede attenzione, anzi se la prende. Ecco due e-ducati che provano le diverse suonerie per stabilire chi ha il cellulare (Nokia o i-Phone?) più dotato. L’unica soluzione è mimetizzarsi infilandosi gli auricolari dell’i-Pod.

Il Freccia Rossa va veramente veloce. In un baleno passiamo Firenze ed è subito Roma. La sensazione di velocità è pressoché nulla. Si scivola e stupisce vedere le macchine “ferme” nei tratti dove la ferrovia affianca l’autostrada.
Arrivo a Napoli in perfetto orario alle 11:30.

Il ritorno è stato più breve anche perché appena lasciata Napoli mi sono addormentato e mi sono risvegliato a Roma Termini; poi ho visto un film sul portatile e letto un libro, che mi ha portato fino in Padania. Ho sempre avuto la fortuna di avere qualcuno al mio fianco e di fronte, così ho potuto apprezzare fino in fondo la scomodità del posto finestrino: d’ora in avanti si prenota solo corridoio. Nell’ultimo tratto mi sono appassionato ad un discorso in anglo-italiano e così siamo arrivati. Con 7 minuti di ritardo, ma nessuna lamentela!

sabato 29 gennaio 2011

Io e Te

Puoi darmi un libro da leggere in treno?” Dopo lunghi secondi di perplessità (sul cui reale significato non voglio indagare) la mia giovane interlocutrice, avida lettrice, mi ha messo in mano “Io e Te” (Einaudi Stile Libero, 116 pp., €10) di Niccolò Ammaniti, noto autore romano a me sconosciuto ma con cui condivido il genetliaco.

imageStoria introversa ma semplice che racconta l’incontro di Lorenzo con la sua sorellastra, Olivia. In una cantina, al riparo dal mondo, si conoscono e riescono a capirsi, superando l’indifferenza generata da due mamme diverse in competizione per lo stesso padre.

La scrittura è agile senza essere nervosa. I virtuosismi letterari sono rari e brevi, segno che l’Autore è più interessato a farsi capire che ad autocelebrarsi. Bene e bello. Lo consiglierò a chi me l’ha prestato.

giovedì 27 gennaio 2011

Un nuovo album digitale

"Luci e Ombre" una raccolta di 19 immagini, riprese al Parco di Monza dal 2007 al 2010. Buona visione.

mercoledì 26 gennaio 2011

Non tutte le sorprese …

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Ho trovato un altro libro disperso: “Duma Key” di Stephen King (Sperling & Kupfer, € 19,90). L’ho raccolto e ho incominciato a leggere questa storia paranormale (una para storia) dove un costruttore edile del Minnesota ha un incidente sul cantiere con tanto di trauma cranico e amputazione del braccio destro. Pianta tutto, moglie compresa, e si trasferisce in Florida a Duma Key dove gli prende un irrefrenabile prurito di dipingere… e poi capisce di essere un sensitivo capace di prevedere il futuro e fare miracoli … ma di essere anche uno strumento nelle mani di spiriti …
Sono arrivato a pagina 460 e quando ho realizzato che ne mancavano altre 130 non ce l’ho fatta più.

lunedì 24 gennaio 2011

Cromatismi (e niente altro)

Aprendo al finestra per “dare aria” l’occhio è attratto, catturato da inattesi cromatismi.

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martedì 18 gennaio 2011

Aeroporto di Londra e ritorno

Non ricordo quanto tempo sia trascorso dall’ultima volta ma un tempo non era infrequente partire la domenica sera. Sempre spiacevole (anche se scegli l’ultimo volo, in pratica ti salta il pomeriggio); all’imbarco soliti gruppi di asiatici festanti con le borse di Prada e profughi del business. Piccole differenze nell’armamentario come-sfuggire-alla-solitudine: al blackberry, ormai ubiquitario e sempre in fermento, si aggiunge un secondo cellulare (quello per gli affetti privati?), l’i-pad (per giocare) oppure l’e-book.
Gustato il “servizio previsto per questo volo” (salatini e cola) eccoci a London Heathrow, terminal 5 (terminal: perché si è ormai arrivati al fondo?): albergo di lusso pluristellato ma senza possibilità di vedere il cielo, sostituito da lampade blu. Unica nota positiva. la gimcana in bus-kart dal terminal 4 al 5 e ritorno.

Terminal-5

Altri tempi, nessuna nostalgia.

venerdì 7 gennaio 2011

Un arrivederci

In realtà non so nemmeno come si scrive il tuo nome. Ma non importa. Il nostro abbraccio e i tuoi occhi, grandi e inquieti, hanno fissato in modo indelebile la nostra fratellanza. Dopo mesi di sofferenza la gioia piena e la pace senza fine sono stati il tuo regalo di Natale. Il tempo smusserà in noi il senso di perdita, ingiustificato ma innegabilmente vero.

Brianzismi

Il libro era temporaneamente abbandonato: “Della vita di Alfredo” di Paola Cereda, brianzola di Veduggio. Pubblicato nel 2009 (editore Bellavia, €9,00), meno di 150 pagine: abbordabile in un pomeriggio post-natalizio, stanco per via del troppo mangiare e della confusione.

9788875111168Alfredo uregia è l’io narrativo. Di mestiere Intagliatore raffigura i suoi compaesani nei personaggi del presepe. Ai margini del vivere civile per via del vizietto, Alfredo racconta una storia brianzola, tutta lavoro e chiesa, che inizia con le baruffe fra beghine e il nuovo prete che osa sconvolgere le sane tradizioni religiose per arrivare ai supermercati che schiacciano i bottegai e ai cinesi che minacciano il lavoro alla bulloneria Colombo. La narrazione è fluida e costante, come il flusso dell’acqua del canale Villoresi, e regale qualche ora di piacevole lettura.

Per una recensione più approfondita, non mancate il blog “Brianzolitudine”.

sabato 1 gennaio 2011

Album fotografici

Il 2011 inizia con una novità. Ho iniziato infatti a raccogliere alcune immagini in album fotografici che, grazie al sito issuu, è possibile sfogliare come se (udite, udite) fossero dei veri libri! Ad oggi i volumi disponibili sono tre:
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Israele, Viaggio Studio


Una cinquantina di panorami e istantanee ad imperituro ricordo di una bella esperienza educativa
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Oh! Kolkata!


Le immagini che, passate al setaccio del tempo, mi sono rimaste più care
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Scanography



Raccolta di 17 scansioni effettuate nel 2007-2010
Come accedere agli album? Facile. Ecco una breve guida introduttiva.