La sveglia la danno alle cinque i corvi con i loro crocidii.
Obiettivo della mattina raggiungere la fantomatica chiesa cattolica di Sant'Agnese.
In realtà dopo un'ora di cammino la chiesa indicata ieri dalla guida Malina era Sant'Andrea, di confessione battista. Indicazione del locale: andate avanti sempre dritti. Ci appare una chiesa bianca e azzurra con tanto di statua della Madonna. Chiusa e per di più mormone!
Abbandonato l'obiettivo Sant'Agnese, la prima meta della giornata è stato il BBD (dove le B stanno per Binoy e Badai e la D per Dinesh, tre martiri per l'indipendenza). Quartiere tipicamente old british style senza particolari emozioni da ricordare, fatto salvo che ci siamo persi più volte prima di arrivarci.
Da bravi turisti abbiamo visitato la St. John's Church (imponente chiesa del 1787, come la definisce la guida Lonely Planet), siamo passati di fronte alla casa del Governatore (l'attuale è il nipote di Gandhi), allo stadio di cricket (Calcutta Cricket Ground), alla stazione delle corriere (spettacolo davvero interessante con tanto di manifestazione), a Fort William (insignificante visione dall'esterno perché è occupato dai militari) per arrivare all'Hooghly River e al ponte monoarcata, simbolo della ingegneria locale. Qui ci siamo persi.
Un taxi puzzolente e sporco guidato (?) da un autista senza denti e dalle gengive rosse ci ha raccolti sotto un cavalcavia e per 100 rupie ci ha portati vicino al parco Maidan, dove, finalmente seduti, abbiamo osservato giocare a cricket centinaia e centinaia di locali (solo uno sparuto gruppo ai margini del parco tentava di palleggiare).
In sintesi una giornata da guida turistica con l'avventura di perdersi.
Alcune annotazioni:
per allontanare i professionisti dell'elemosina, utile dire “No” con accento tedesco; uno di loro se ne è andato via subito mormorando fra i pochi denti “German”;
i turisti in generale e quelli italiani in particolare sono davvero pochi; in tutta la giornata abbiamo incontrato solo due connazionali;
Per finire la giornata la cena: dopo una attenta discussione con Emilio, cameriere del noto locale Blue Sky, nel tentativo di ordinare spaghetti di soia con verdura (quelli cinesi, insomma) ci siamo visti arrivare un bel piatto di spaghetti alla bolognese con aggiunta di salsa di agnello. Non male.
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