Caldo a parte (ma questa notte dovrebbe piovere) le giornate sono piuttosto intense a Kalighat. Ieri sono arrivati tre nuovi fratelli-pazienti recuperati in stazione. Due sono un po' conciati e per uno in particolare le condizioni del piede sono piuttosto preoccupanti. Quando sarà "pulito" dovrà andare in visita chirurgica. Per il momento hanno bisogno di essere accuditi al meglio. Compassione, nel senso letterale di percepire la loro sofferenza desiderando di alleviarla, dedizione resistendo alla fretta di "chiudere", non dimenticare mai di sorridere. La ricetta è sempre la stessa: occorre perseveranza. Per ottenerla non è sufficiente contare in se stessi, occorre confidare nel Cristo Crocifisso che abbraccia Nirmal Hriday.
É incredibile il potere empatico di un sorriso e, al termine della medicazione, è grande, impagabile la soddisfazione (gioia?) di cogliere sui loro volti, spaventati dopo tanto tempo trascorso abbandonati ai margini delle strade, un accenno di sorriso in contraccambio. Si, dai, non avere paura, qui sei comunque accolto al nostro meglio.
É incredibile il potere empatico di un sorriso e, al termine della medicazione, è grande, impagabile la soddisfazione (gioia?) di cogliere sui loro volti, spaventati dopo tanto tempo trascorso abbandonati ai margini delle strade, un accenno di sorriso in contraccambio. Si, dai, non avere paura, qui sei comunque accolto al nostro meglio.
Un banco all'ingresso del tempio di Kalighat |
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