Niente nuovi viaggi (purtroppo?). E' solo bastato che ieri un frequentatore di questo blog mi dicesse "Sembra che l'India sia la tua seconda casa" per spingermi a trascorrere un pomeriggio in archivio, confuso fra centinaia di foto e ricordi sorridenti. Guardando negli angoli ho trovato un paio di foto che forse meritano di essere esposte, ora che è sera, alla luce: due bimbi che giocano o cercano di trasportare una canna di bambù e un medincante che prepara il piatto delle offerte di quel giorno (o cerca la moneta con il piccolo di fronte gli ha sottratto per infilarsela nella scarpa?)
Entrambe sono state scattate a Kalighat. Nel tentativo di giocare al buon reporter andavo sempre in giro con la piccola Leica e soprattutto al mattino mi capitava di riprendere qualche immagine, anche se la preoccupazione di entrare in orario (max 8:10, tanto per evitare le occhiate di Sister Anila) mi ha regalato molte foto mosse!
domenica 29 marzo 2009
sabato 28 marzo 2009
Il gioco dell’angelo
Le storie letterarie si sviluppano fino a confondere e intrappolare la realtà, arrivando a sostituirla e cambiare il corso della vita dei protagonisti. La (con)fusione fra letteratura e realtà è ancora il tema centrale di Carlos Ruiz Zafòn che continua sulla strada (di successo) iniziata con il precedente “L’ombra del vento”. La trama de “Il gioco dell’angelo” è forse più vissuta ed emozionante, con una accelerazione di colpi di scena nelle ultime pagine che spingono a scorrere interi paragrafi pur di arrivare in fretta al “come va a finire”. Gli ingredienti della ricetta sono: la Barcellona anni venti, uno scrittore, una casa maledetta e la sua storia, un amore impossibile, un inquietante editore parigino e, ovviamente, il potere dei libri. La scrittura è agile sebbene talora indugi sulle frasi ad effetto. Dopo tanto tempo di inattività… una buona lettura.
mercoledì 25 marzo 2009
domenica 22 marzo 2009
Senza titolo (2)
Come rappresentare questa nuova primavera? Stagione sinonimo di vita (felicemente) trascorsa ("alla soglia delle 50 primavere") e anelito, per quanto emotivamente fugace, di cambiamento ("si respira aria di primavera", "la primavera di Praga"), la primavera si ripropone, tanto attesa quanto immancabile, dopo ogni inverno. Vitale, perché ha radici profonde nella terra, nella nostra ragione d'essere, nel nostro credere sempre e comunque.
Ecco (forse) perché i tanti Israel di questo mondo sorridono affrontando il dolore e l'emarginazione a viso aperto. Testimonial per la nostra, personale primavera.
Ecco (forse) perché i tanti Israel di questo mondo sorridono affrontando il dolore e l'emarginazione a viso aperto. Testimonial per la nostra, personale primavera.
domenica 15 marzo 2009
Senza titolo
lunedì 9 marzo 2009
domenica 1 marzo 2009
Finzione e realtà
Finzione e realtà si confondono e anche la risoluzione di un obiettivo è incapace di distinguere con la necessaria sicurezza: "Questa è la mela vera e questa l'imitazione". Cambiare prospettiva, ingrandire per cogliere i particolari, togliere o aggiungere colori non conduce alla certezza di saper discernere perché non rivela la sostanza. E rimane il dubbio.
Ma la scelta formale è facile perchè realtà e finzione appaiono indistinguibili.
Una mela è di plastica: quale?
Ma la scelta formale è facile perchè realtà e finzione appaiono indistinguibili.
Una mela è di plastica: quale?
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