lunedì 28 febbraio 2011

I colori del riso

Chi ha avuto modo di frequentare il sito neveronsunday.it prima che venisse soppiantato  da questo blog, ricorderà che nel 2005-06 mi aveva preso la mania di fotografare i campi di riso. Andavo di mattina presto in Lomellina, patria (nominale) del riso del noto “dottor !” della pubblicità. Le risaie hanno la capacità di cambiare colore (e umore) a seconda della fase di coltivazione del riso. Il bianco azzurro del ghiaccio cede il posto al marrone rossiccio del terreno livellato. Poi i colori freddi del cielo riflessi nell’acqua. Il verde che mi mescola con l’azzurro e poi diviene padrone del campo, intenso, smeraldo. E il giallo oro della maturità, d’intensità e calore non paragonabile al più noto frumento. Infine, le tonalità del marrone delle spighe falciate e bruciacchiate.
Ho raccolto alcune immagine in un album fotografico digitale. Eccole.

sabato 26 febbraio 2011

Un filo di fumo

Lario, ramo di Lecco. Per l’elevata pressione atmosfera e l’assenza di vento, il fumo proveniente da terra, si raccoglie a poche decine di metri dalla superficie piatta del lago.

Lario Filo di fumo

venerdì 25 febbraio 2011

Recensito da Wikio fra i “Top Blogs” (?!)

Per caso ho scoperto che da Settembre 2009, questo blog è recensito da Wikio.

"Che cosa è Wikio?" ci domandiamo in molti.
Testualmente, Wikio sorveglia decine di migliaia di fonti d'informazione per proporre ai propri abbonati una rassegna stampa su misura. Dei documentalisti sorvegliano e aggiornano giornalmente il database.
Se ho capito bene, Wikio segue circa 210mila media e blog.
Attualmente occupo la posizione 22.378. Beh, diciamo che è come partecipare alla maratona di New York ... l'importante è esserci.
Infine, Wikio ha schematizzato così le tematiche di questo blog:
imageSiccome non ho mai scritto nulla di “Antonio Di Pietro”, tanto per curiosità sono andato a verificare e ho scoperto due menzioni: Pietro Calabrese, autore de “l’albero dei Mille anni”, e Simon Pietro, detto Cefa … Chissà se i “documentalisti” correggeranno la topica.

mercoledì 23 febbraio 2011

Buon compleanno, Greta

Greta-ha-13-anniIl 23 febbraio 1998 veniva alla luce in quel di Codogno (LO) una gattina persiana.La sua prudenza nei rapporti affettivi viene spesso scambiata per superbia legata all’origine: razza pura e certificata. In realtà controverse vicende famigliari dei primi umani l’hanno fatta girare di casa in casa, convincendola che fosse preferibile farsi i fatti propri e non affezionarsi troppo.
Vicina ormai alla soglia dei 70 anni, si sta lasciando andare a qualche fusa di troppo. Tranquilla, sei della famiglia e ti vogliamo bene. Auguri.

domenica 20 febbraio 2011

Il (quasi) periplo lariano

Vista la bella giornata di sabato, si è deciso di andare a fare un giro a Como. Gonfiati i pneumatici invernali e fatto un carico di oro nero, siamo partiti e vista la quasi assenza di traffico (forse per via dell’oro nero) dopo mezz’ora scarsa il navigatore ha annunciato che la destinazione, Como centro, era raggiunta.
Troppo presto. E allora via a costeggiare il lago sfidando il continuo susseguirsi di autovelox preceduti dal minaccioso cartello “Misurazione elettronica della velocità senza obbligo di contestazione immediata, legge n. vattelapesca”. Visto che la contestazione non immediata si prende 6 mesi di tempo, a fine Agosto si saprà come è andata.

Impossibile parcheggiare a Cernobbio: prima fermata a Montrasio dove i parcheggi a pagamento erano vuoti. Forse perché non c’è nulla da vedere. Notizia utile: la locale sezione del CAI confeziona piles personalizzati. Si punta verso Limageaglio ma non riusciamo a scoprire dove è la villa di Clooney. Passato Argegno e Tremezzo, la giornata è talmente bella da imporre di continuare a costeggiare il lago. Fermata a Menaggio, (dove è possibile parcheggiare fra le strisce bianche), con passeggiata strascicata lungolago fino al centro, dominato da bar e immobiliari. C’è un appartamento di 4 vani più servizi a 261.000 euro, inclusa la vista sul lago. Poi ancora via verso nord-est, evitando le gallerie che tagliano i paesi. Dongo: la Svizzera è davvero a portata di mano e penso a come si sarà sentito il Benito in fuga quando l’hanno acchiappato. Gravedona è una città: via veloci (entro i 50 all’ora) verso est fino al ponte sull’Adda che segna il confine con la provincia di Lecco. La zona di Colico è un poco deprimente dopo i fasti comaschi: non rimane che ammirare il lago dominato dal monte Bregagno coperto di neve. Proprio quando si pensava che la gita fosse ormai finita, ecco la sorpresa dell’Abbazia di Piona (la fortuna degli ignoranti). Sia arriva scendendo per una strada sassosa che mette a dura prova i vostri ammortizzatori e i cuscinetti. Ma non dubitate: il parcheggio è proprio all’ingresso dell’abbazia di circestensi. Non sapendo nulla non scriverò nulla sull’abbazia (collegatevi al link). Però ho scattato qualche immagine
 
Abbazia Piona
 
e anche girato un piccolo video …



Indipendentemente dal video, merita una visita. Per dovere di cronaca, riferisco di aver visto un frate donna. Per la precisione di trattava di una trentenne, con tanto di coda di cavallo, vestita con il saio apparentemente indistinguibile da quello del frate con cui discuteva passeggiando nello spiazzo antistante la chiesa. Chi sa (o pensa di poter) dare una spiegazione, posti un commento.
Impossibile parcheggiare a Bellano, fermata per il gelato a Varenna. Due palline 2,5 euro (e siamo fuori stagione). Carina la passeggiata lungolago, del tipo nonni con i nipotini. Come a Nervi. Certo che in alta stagione turistica ci deve essere un gran casino. Ripresa l’auto raggiungiamo Mandello Lario, dove la storica fabbrica della Moto Guzzi regala un momento d’emozione (per quelli della mia generazione, quella per intenderci a cui McDonald ha recentemente dedicato un nutriente panino). Lecco arriva subito. Probabilmente abbiamo maturato il riconoscimento di una divinità lariana, perché riusciamo a parcheggiare in striscia bianca: un’ora di godimento trascorsa in centro a passeggiare intorno.
Fine del giro: mancano solo Bellagio e Nesso. Magari una prossima volta.

venerdì 18 febbraio 2011

Bloccato

Legato alla scrivania (non volli, fortissimamente non volli) sfuggo con una nuova scanografia: i semi d’oleandro, pronti ad affidarsi al vento per radicarsi chissà dove.

Oleandro

Purché altrove.

mercoledì 9 febbraio 2011

Torniamo a Varanasi

Ho ripreso le fotografie scattate nel Febbraio 2008 e le ho raccolte in un album fotografico.

domenica 6 febbraio 2011

Pianeta Rosso

… ma non è Marte!
Red Planet
Ingredienti: un bicchiere di cristallo rosso e uno spruzzino. Il tutto passato allo scanner e condito con Photoshop.