Giornate piene a Kalighat. Nel pomeriggio sto cercando di applicarmi anche a lavori "ordinari" per evitare di recitare la parte del “dottore”, l'holy doc come mi chiamava scherzosamente Rosalia, una ragazza spagnola di Tenerife, che alloggiava a Monica's House.
Poiché, come diceva Madre Teresa, la santità inizia dall'umiltà, in pratica ho cominciato a distribuire le medicine, applicare il benzoato ai due pazienti con la scabbia, stendere e raccogliere i panni e, soprattutto, piegarli. Ieri, mi sono lasciato andare e ho cambiato un paziente che si era orinato in branda e mi sono associato alla catena del lavaggio scodelle. Sono attività che altri svolgono quotidianamente. Io le ho sempre, diciamo così, "aggirate" e penso mi faccia bene applicarmi anche perché mi costa. E questa è una buona cosa.
Ho fatto anche da cicerone ad un gruppo di triestini in visita a Nirmal Hriday.
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