venerdì 1 maggio 2009

La festa dei lavoratori

Ruota posteriore a terra. Inesorabilmente. E allora via a piedi. L’ascolto dei versi di Gianmaria Testa è più attento ed è possibile cogliere sfumature e passaggi che scivolano via con la fretta.

Appena svoltato alla rotonda, ecco i nuovi slogan elettorali, tutti in fila, con gli stessi volti e le stesse lusinghe riverniciate per l’occasione. Il candidato assenteista ripresenta puntuale il suo sorriso smagliante, franco, contadino. Quest’anno la novità fra i candidati sono il re di ballando sotto le stelle e le veline, varianti della pornostar che per prima varcò le soglie del Parlamento (sempre con la P maiuscola). Passerà anche questa e allora è meglio puntare spediti verso il Lambro.

Andando a piedi si possono sperimentare percorsi diversi, sentieri difficilmente percorribili in bicicletta. Le scarpe si lordano di fango e poi si puliscono nella rugiada, che impercettibile ti bagna fino a inzupparti dopo pochi metri. Il Lambro è uscito negli scorsi giorni. Si vedono chiare le tracce della violenza dell’acqua: alberelli sradicati, sottobosco piegato in direzione del flusso dell’acqua, il verde brillante delle foglie di primavera sporcato dalla sabbia e da rifiuti restituiti dalla piena.


Là alla cascatella la violenza dell’acqua è ancora evidente, per nulla sedata dalla giornata di sole pieno; più ti avvicini al bordo del fiume più viene a mancare l’usuale quanto superficiale sentimento della tua dominanza (ereditaria) di uomo sulla natura; e così l’arroganza cede al timore. Meglio essere prudenti e stare attenti a non scivolare. Un paio d’anni fa, l’ultima volta che il Lambro è uscito, un uomo che stava a guardare è caduto dentro e non l’hanno più ritrovato. (Comunque sarà bene che il fiume torni a languire come suo solito. Non faccia il gradasso altrimenti mille bulldozer lo seppelliranno; così tanto per far capire chi comanda.)

Fine del giro. Tornando a piedi anche le scorciatoie sono più lunghe. C’è più tempo per guardare, osservare. Addirittura si possono formulare dei pensieri (ma se sei arrivato a leggere fino questo punto converrai che è bene domandarsi se ne vale la pena).

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