lunedì 24 agosto 2009

Altri libri

Il bambino che sognava la fine del mondo”. L’ho aperto in stato di carenza di libri. Sfogliato di malavoglia perché la questione del premio Strega 2009 sbandierata in copertina mi dava fastidio. E poi, Scurati, questo partenopeo quarantino mi sta visceralmente antipatico. Gli piace scriversi addosso per dimostrare a se stesso che è bravo a giocare con le parole. Sembra godere della tua sorpresa: “Non immaginavi fossi tanto bravo a mettere in fila sostantivi, aggettivi e verbi, vero?”. Antipatico ma bravo, bisogna ammetterlo nonostante il premio. Argomento: ancora gli abusi sui bambini e la psicosi collettiva attribuita alla vicenda della scuola “Gianni Rodari” di Bergamo, con note personal-sentimental-introspettiv-sociologiche. Insomma un componimento misto di cronaca e d’invenzione, per usare la definizione a pagina 4. Alla fine, non ho ben capito se fra un Matrix e l’altro il Massimo è riuscito a venirne fuori dai suoi casini ma francamente me ne sono infischiato (ecco ancora l’antipatia che prende il sopravvento). L’edizione lusso (Bompiani) è quotata a €18,00. Troppi. Meglio farselo prestare o aspettare l’economica.

Josh Bazell, Vedi di non morire. (Einaudi, €18,50). Scritto come un giallo Mondadori (quelli con la copertina gialla e, racchiuso in un cerchio, un disegno che anticipava la trama e qualche volta l’assassino), con frasi spezzate e sprezzanti nei confronti delle regole grammaticali (soggetto, predicato, complemento oggetto, ecc.). L’autore è un medico e la narrazione corre su due piani: la corsia e la anamnesi gansterina del protagonista che dopo aver raggiunto una notorietà come killer decide di rifarsi una vita come medico (notata la differenza?) ma ahimè gli amici del passato tornano a farsi vivi. Finale rosa amaro come si conviene ad un duro. “Fantastica commedia nera di risate e sangue” recita la fascetta. Mi domando quale sia stata la motivazione d’acquisto. Se avete pazienza sembra che Leonardo Di Caprio voglia impersonare il medico-gangster inventato da Bazell. Fra un quattro o cinque estati potrete forse vedere il film in televisione e rendervi conto di persona che non era necessario spendere danari per leggere il romanzo madre (o padre?).

Rimanendo in tema medicina e letteratura, una delle ultime fatiche del medico scrittore Andrea Vitali: “Olive comprese” per i tipi di Garzanti (prezzo ignoto perché era un regalo). Quattrocentoquarantacinque pagine per raccontare una storia semplice, banale forse, legata a quattro imbecilli di Bellano durante il periodo fascista. Tema centrale l’Uselànda, una signora dal mestiere onomatopeitco. Capitoli brevi, agili, che si possono leggere anche ad occhi socchiusi. a comporre un patchwork con grande mestiere. Un Camilleri del nord, insomma. Bravo dottore!

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