Herman Koch è un giornalista e romanziere olandese. Un ignoto (per me).
Ho appena letto la sua ultima opera “La cena”, edita in Italia da Neri Pozza. Bella! Non mi sogno di competere con recensioni d’autore. Dirò solo che, partendo dall’aperitivo per arrivare al caffè con grappa, si dipana una storia di violenza quotidiana, apertamente razzista nei confronti di chiunque possa minacciare la felicità di una famiglia per bene. Una violenza senza rimorsi, giustificata, da coltivare e trasmettere ai figli perché è sempre giusto impedire a chiunque di rovinare la nostra serenità. Non importa come.
La trama è agile con un uso sapiente del flash-back. Le pagine scorrono con velocità come ci sia aspetta da un bel thriller. Con ansia (forse angoscia) crescente. L’ultima pagina lascia pensierosi, a riflettere sul nostro far west.
Quanto siamo rapidi con il revolver verso chi disturba la nostra quotidianità?
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