
Un'orchidea quasi in bianco e nero, per evidenziarne il grafismo.
E poi oggi ho avuto la mia (involontaria) esperienza da “infiltrato”. Località: Tregasio, frazione di Triuggio. Brianza allo stato puro, riserva doc. Prima di affrontare la lunga discesa in bicicletta verso Canonica decido di fermarmi ad un bar per bere un bicchiere d'acqua. Entro con i capelli arruffati, la barba e la camicia indiana, comprata a Calcutta. Vengo ostacolato da un'occhiata tagliente di un trentenne, che si rivelerà essere il gestore. Un'occhiata di quelle date con la testa mezza girata all'indietro e con le palpebre semichiuse. Una rinfrescante spruzzata di diffidenza. Avanzo per inerzia verso il banco e comincio a selezionare le monetine. “Che cosa vuoi'” sibila il trentenne, passato al suo posto di comando dietro il bancone. “Un bicchiere d'acqua minerale”, rispondo cercando la mia migliore pronuncia italiana e rammaricandomi di non poter sfoggiare una sequenza di “é” aperte per testimoniare la mia italianità nordica. Bevo rapidamente e con ampi passi esco.
Si sorride, ma non troppo.