Si torna in Israele.
Ricordi frammentati.
Un rinnovato senso di stanchezza (era il giorno della partenza e ci si era svegliati a notte inoltrata per essere puntali all’appuntamento delle 5.00), il caldo umido e la salsedine che avvolge la maglietta sudata.
Il desiderio di una doccia e una domanda in attesa di risposta: quando arriveremo in albergo a Nazareth? Pensieri inconfessabili anche ai parenti, perché si era capito da subito che sarebbe stato un viaggio per gente dura, capace di sopportare ogni fatica e avversità (un po’ come quelli sulla destra che camminano imperterriti petti-in-fuori-pance-in-dentro).
Il porto e il teatro: due frammenti fotografici (anche la Leica era un po’ stanca …)
Cliccate sulle immagine per “entrare” nei panorami.
Se volete informazioni su Cesarea andate su Wikipedia. Mi è venuta addosso una gran stanchezza …
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