venerdì 30 dicembre 2011

Bello, che altro dire?

Potrei aggiungere “coinvolgente”, “scorre che è un piacere”, “accattivante” … Quando un libro è bello si può solo leggerlo per scoprire quanto sia vero.

Screenshot_1Mi riferisco a “Il silenzio dell’onda
di Gianrico Carofiglio (Rizzoli, € 16,15 scontato).
Lo scrittore, ex magistrato, riesce a staccarsi dal filone delle avventure giudiziarie (non proprio completamente, cede negli ultimi capitoli) e racconta due storie parallele di un padre che cerca un figlio e di un figlio che cerca un padre. Alla fine finiscono per trovarsi ed è un lieto fine che soddisfa.

Insomma, un regalo natalizio centrato.

mercoledì 21 dicembre 2011

Auguri

Buone-Feste-2011--I
Note tecniche: l’immagine è una scanografia in HDR. A voi indovinare quale “oggetto” è stato scansito! Per mettervi sulla buona strada vi dirò che la neve è un panno bianco, le luci di sfondo sono state ottenute passando una torcia durante la scansione e, ovviamente, l’oggetto non è un abete.

30/12/2011
Avete indovinato subito: un cavolo stellato o romanesco. Brave!

sabato 19 novembre 2011

Salisburgo

Arrivato il primo freddo, è proprio ora di tornare alle vacanze estive.

Ecco una foto panoramica a 360° della piazza centrale di Salisburgo.

Salzburg-1964 Panorama_hdr

Seguiranno (a breve) altri ricordi.

martedì 8 novembre 2011

Hola!

 Plaza del Sol - Madrid

Plaza del Sol - Madrid
Madrid - Plaza del Sol

Aeropuerto Baraja, terminal 4 
Aeropuerto Barraja - terminal 4
 
Ho trascorso qualche giorno a Madrid. Come si dice: “dopo almeno vent’anni dall’ultima volta”. Magari anche 25. La città è sempre piacevole, amichevole, con quel qualcosa di confusione mediterranea che ti mette a tuo agio. Ma …è palpabile una sensazione di decadenza. Molti uffici sono in vendita, nello sguardo della gente per strada, anche dei giovani, traspare preoccupazione, delusione. E’ la crisi: prepariamoci.
Nota a margine: ho volato Iberia. Tralasciando che non offrono neppure un bicchiere d’acqua ma dal 15 settembre si paga tutto, lo spazio per le gambe è insopportabilmente ridotto. Francamente da evitare.

mercoledì 2 novembre 2011

Bicirulette

Leggo nella cronaca di Milano del Corriere della Sera di oggi che gli spostamenti in bicicletta sono 30mila al giorno. La bicicletta può essere una risposta al problema del traffico, includendo smog, ecopass, parcheggi, …

Ecco il momento per pubblicare la mia recente esperienza come uno dei trentamila.

Perché non andare a Milano in bicicletta? Ci vorrà si e no un'ora, tanto quanto si impiega coi mezzi. Complice uno sciopero dei treni, mi sono messo il casco e sono partito verso il centro di Monza, poi Sesto Marelli passando per l'ex area Falck, quindi viale Monza, piazza Loreto e infine Città Studi. Sembra facile, ma è quasi come giocare alla roulette russa.

Zero: il numero di piste ciclabili che ho trovato lungo il percorso. Nessuna traccia dell'attività del precedente sindaco di Milano, in attesa delle promesse dell'attuale. Rimane solo il ricordo del primo cittadino in bicicletta.

Pericolo automobilisti. Uno: precedenza all'auto che ti sfreccia a 10 cm per arrivare prima al successivo semaforo rosso. Segue l'automobilista che esce in retromarcia dal parcheggio, meglio se sul marciapiede o su un passo carraio. Magari sta anche parlando al telefonino: preso come è, presta attenzione solo alle cose importanti: altre auto o automezzi di grosso calibro, forse alle moto. Le biciclette sono inesistenti; il ciclista deve essere cosciente che è sua responsabilità rallentare o fermarsi per lasciarlo passare; se viene schiacciato è solo colpa sua e merita di farsi male. Tre: auto in seconda fila, frecce lampeggianti per segnalare il pericolo di apertura rapida della portiera. Non si sa mai, potrebbe rovinarsi sbattendo contro il ciclista.

Furgoni: viaggiano zigzagando nel traffico come fossero motorini. Comprensibile: stanno lavorando (immancabilmente sono al telefonino) e spesso sono impegnati con una sigaretta (la nicotina aumenta le prestazioni). Peccato che lo specchietto retrovisore destro sia giusto ad altezza di coppino del ciclista. Preciso al centimetro punta a darti uno scappellotto se non sei pronto a farti da parte. Che diamine!

I motociclisti sopportano i ciclisti, soprattutto quando si mettono davanti al semaforo. Ovvio che con il verde si sentono autorizzati a tagliarti la strada sorpassando da destra e inondandoti di fumo azzurrino. Così, per dare una mano quando si arranca a bocca aperta spingendo sui pedali duri.

Gli altri ciclisti, che incroci in senso contrario, attraversano con il rosso e scivolano fra le auto parcheggiate i doppia fila. Compagni di viaggio, gli si perdona tutto. Anche quando salgono sui marciapiedi e si vendicano sui pedoni.

Bravi gli autisti dell'ATM: quasi si prendono cura di te facendoti scudo nelle rotonde e negli attraversamenti azzardati. Addirittura uno si é fermato per farmi passare: grazie!

Tempo totale: poco più di 50 minuti all'andata e un'ora al ritorno (eh, la stanchezza!).

La sensazione è di aver rischiato. Ma vuoi mettere la soddisfazione di infilare una coda chilometrica, con automobilisti che spendono fortune al telefonino per mitigare la frustrazione dell'immobilità, e arrivare davanti quando scatta il verde: primo!

domenica 30 ottobre 2011

Acero d’autunno

Passando sul vialetto verso casa ho scorto questo ramo che ben rappresenta l’arrivo dell’autunno.

Acero Autunno 2011 02

Colto e scansito.

domenica 23 ottobre 2011

Areoporto di Zurigo

In attesa di imbarcarsi, così per passare il tempo. Ripresa ed elaborazione con l'iPad.

sabato 22 ottobre 2011

Autunno di m….

Autunno 2011

Perché questo titolo? Non solo per il primo piano. Semplice; per riprendere questa immagine, sono entrato con la bici (nuova!) dentro un campo concimato di fresco. Pensavo di farla franca. Non so se anche la foto sia di m…. (come al solito, prima di dare giudizi affrettati, ingrandite l’immagine cliccandoci sopra); certo è che la bicicletta (e parzialmente il ciclista) sono rimasti cosparsi, raccogliendo e contribuendo a spandere. Il momento clou è stato sull’asfalto, quando i frammenti si sono staccati dal battistrada disperdendosi in tutte le direzioni. Si è reso necessario portare la bicicletta all’autolavaggio.

Porta fortuna? Probabile: mentre mi apprestavo ad attraversare un incrocio semaforico (era scattato il verde!) non so perché ma ho sentito la necessità di guardare a sinistra. Questione di due secondi e una Smart, guidata da una giovine incosciente (per essere politically correct), ha letteralmente bruciato il semaforo rosso. Porta fortuna? Certo che porta fortuna!

domenica 9 ottobre 2011

Due novità due

Come contributo alla crescita del paese ho acquisito una mountain bike e un iPhone, con cui ho girato questo video mentre appunto pedalavo.
La mountain bike è una piccola follia imputabile all’avanzare degli anni: artigianale (non pensate a cifre folli!), è leggera, ben equilibrata, stabile. Ci ho percorso un paio di centinaia di chilometri e va veramente forte!


L’iPhone è … l’iPhone e avverto i sintomi del mela-dipendente. Anche il video non sembra male come qualità.
A proposito: c’è una scena sullo stato attuale della Voliera: è praticamente distrutta sebbene sia stata inaugurata nel 2006. Ecco com’era: peccato!

sabato 1 ottobre 2011

Una questione di priorità

Oggi il menù delle priorità prevedeva un editoriale, la revisione di una intervista, … Alla fine ho scelto di completare la prima sequenza, tutta in bianco e nero, delle immagine riprese il 19 e 20 Agosto a Graz, prima tappa del tour in Austria.
Sono fotografie messe in fila senza una vera trama. Immaginiamo di gironzolare per la città ed è fatta!
Graz - Downtown
Cliccando l’immagine verrete trasferiti alla galleria di 27 immagini,
oppure potete gustarvi la presentazione su
index

sabato 17 settembre 2011

Udine

Piazza Giacomo Matteotti, 19 Agosto 2011. Il sole a picco. Afa inattesa.

Udine - Piazza Matteotti (19/8/2011)

Comunque andiamo a fare un giro.

Panorama Udine - Piazza Matteotti (Flash) Filmato in Flash™ Panorama Udine - Piazza Matteotti (Quicktime) Filmato in Quicktime™ – Per gli amanti di Apple

mercoledì 14 settembre 2011

E sono 4!

Era il 14 settembre 2007 ... Da allora sono trascorsi quasi 500 post e le visite stanno per raggiungere quota 10.000. Buon compleanno a NeverOnSunday e grazie a tutti gli internauti!


Per festeggiare il compleanno pubblico un album fotografico della Fiera di S. Croce che si tiene a Verucchio (RN) la seconda domenica di settembre. Meglio conosciuta dai locali come "Fira di Quatorg" (letteralmente: fiera del quattordici, perché originariamente si teneva il 14 settembre) è oggi un bella sagra di paese.

sabato 3 settembre 2011

Schonbrunn

Ecco il panorama di Schonbrunn sullo sfondo di Vienna. Un autentico “cartolinone”!
Cliccando sulla didascalia dell'immagine si accende ad un panorama navigabile a media risoluzione. E’ necessaria una connessione veloce.

Nel caso il tuo browser non visualizzasse il formato Flash, clicca qui.

mercoledì 24 agosto 2011

Mauthausen

Una tappa imprevista perché non sapevo si trovasse in Austria, a pochi chilometri da Linz. 
Due appunti.
Con timore ho sfiorato le pietre del muro del pianto, il luogo dove venivano ammassati i nuovi arrivati in attesa di essere destinati a una baracca. A queste pietre si sono appoggiati esseri umani in preda alla disperazione, quella profonda che coglie quando cade anche la speranza assurda che ci deve essere una fine al male.
Le foto degli ufficiali delle SS invocano pietà divina per uomini che si sono resi responsabili di crimini inconcepibili. A loro si rivolge il perdono per chi non é consapevole di ciò che sta commettendo. Nei loro sguardi si coglie il vuoto.
La visita a Mauthausen, o a un altro simbolo della ferocia nazista, dovrebbe essere parte di ogni programma educativo, perché sia mostrato alle generazioni cosa può accadere quando viene a meno la tolleranza e si calpesta il principio di fratellanza.
La foto: lo spioncino della camera a gas.

martedì 23 agosto 2011

Adso da Melk, il protagonista de Il nome della rosa, visse davvero in questa abbazia benedettina, la seconda al mondo dopo Cassino. Bella e impressionante la biblioteca, eccessivamente carica d'oro la chiesa, davvero lontana dall'esempio della grotta di Betlemme.

Il bel Danubio

Il bel Danubio non é così blu visto dall'alto della fortezza di Dürstein.

domenica 21 agosto 2011

Di nuovo a Vienna

Due anni dopo eccoci ancora nella capitale austriaca. Immutata e immutabile. Sempre bella.

sabato 20 agosto 2011

La chiesa di Santa Barbara di Bärnbach

Eretta negli anni '50, questa opera multicolore dell'architetto Fuchbuchler é tutta da gustare e merita la deviazione prima di dirigersi a Vienna.

Saluti dall'Austria

Prima tappa: Graz, capitale della Stiria. Ecco un paio di cartoline (la torre dell'orologio con la lancetta delle ore più lunga di quella dei minuti e una istantanea) in attesa di mostrare una raccolta d'immagini.

lunedì 15 agosto 2011

venerdì 12 agosto 2011

12 Agosto 2011

La gatta intorno alle 5.00 ha avvertito un certo languorino. Ormai sveglio sono uscito per godermi lo spettacolo dell’aurora e del sorgere del sole.

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Come recita il salmista: “L’aurora inonda il cielo di una festa di luce e riveste la terra di meraviglia nuova”.

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Cliccando sulla seconda immagine verrete indirizzati ad un breve video su YouTube.

martedì 9 agosto 2011

India, mon amour

Sfogliando il catalogo degli e-book, non ho saputo resistere alla tentazione, premonitrice di un viaggio futuro, di leggere questa nuova opera di Dominique Lapierre pubblicata lo scorso Gennaio (il Saggiatore, €16,50).

imageIn realtà non è “nuova” perché riprende gli episodi (il viaggio in India in Rolls Royce, la collaborazione con James Stevens, fondatore del centro di Udayan per i lebbrosi, l’incontro con Madre Teresa e l’esperienza che ha portato a “La città della gioia”) già descritti nei “Mille Soli”. Comunque è piacevole rileggerli e poi i diritti d’autore vengono devoluti a sostegno delle numerose iniziative dell’onlus fondata dai Lapierre. Tutto ciò che non viene donato, è perduto. Visitate il sito e ascoltate la canzone del centro di Udayan, la rinascita!

venerdì 5 agosto 2011

Via delle Monache

Nuova versione

Sede delle mie attuali vacanze. Un giro all’alba partendo dalla casa dei miei nonni paterni fino ad arrivare, costeggiando sulla sinistra le mura dell’ex-convento di clausura delle monache di Santa Chiara (secolo XVII) (ora in corso di ristrutturazione a centro convegni 5 stelle) fino ad arrivare allo spiazzo della chiesa e scendere alla porta di Passarello risalente al 1449, demolita negli anni ‘60 e ricostruita nel 2001.

giovedì 4 agosto 2011

Il Perdono

2 Agosto: Perdono di Assisi. Nel convento francescano di S. Croce a Villa Verucchio (RN) il rito religioso diviene un momento di incontro di tutta la comunità di Villa Verucchio, con tanto di “pesca” pe finanziare il convento.

mercoledì 3 agosto 2011

Buongiorno 3 Agosto 2011

Ecco l’alba di un giorno che forse ricorderemo, fra borse che crollano, spread che aumentano e parlamentari che partono per le meritate ferie.

hdr-Verucchio_20110803_063-Alba

Un’altra lettura

Capisco che gli ultimi post cadono esclusivamente nel tag “letture”. Le fotografie stentano ad arrivare ma prima o poi i chili di vetro che mi sono portato daranno (qualche) frutto.

Nel frattempo ho completato la lettura “Il profumo delle foglie di limone” di Clara Sanchez (Garzanti editore, prezzo di copertina €18,60 ma lo si trova facilmente con lo sconto del 30%). “Caso letterario dell’anno” è già arrivato in Italia all’XI edizione. imageL’impianto narrativo è particolare con due “io” narranti: Julian, un arzillo ultraottantenne scampato a Mathausen e Sandra, una svampita castigliana in dolce attesa. Quindi gli stessi episodi sono descritti integrando due punti di vista diversi. L’oggetto è una comunità di nazisti, per nulla pentiti dei crimini commessi e per nulla in fuga dal mondo.

Piacevole, tutto da leggere. Un’unica nota critica: da pagina 120 a 300, l’autrice si compiace della propria creatura e la tensione si allenta. Diciamo che un taglio di 90 pagine sarebbe stato anche opportuno.

martedì 2 agosto 2011

Malastagione

Non a causa delle piogge che turbano i sonni dei bagnini della riviera romagnola.
Ho comprato questo ennesimo giallo nostrano per via di un autore, tale Francesco Guccini, che con le sue note e i suoi testi ha accompagnato (e accompagna) tanti momenti importanti, vacanze incluse. Insieme a un autore di romanzi gialli, Loriano Macchiavelli, ha buttato giù questo poliziesco, Malastagione (edito da Monimagedadori, prezzo di copertina €18,00) ambientato nell’appennino tosco-emiliano, sopra Bologna. L’ambientazione è importante perché condiziona tutta la narrazione, a partire dal caratterismo dei personaggi: Marco Gherardini, detto Poiana, l’ispettore provinciale che conduce le indagini, innamorato della sua terra; Adùmas, il bracconiere buono che da il via alla storia, gli avventori scanzonati della trattoria-bar “Da Benito”, l’immobiliarista Pieri e il costruttore Badaloni che vogliono cancellare il bosco con una colata di cemento, il maresciallo inetto della Benemerita, e via discorrendo. Tutta gente che si è dovuta adattare ai panni che ha trovato, taglia abbondante o stretta che fosse. La trama è una storia complicata e lunga da raccontare e il forestale è sempre un po’ più avanti al lettore, un vantaggio indispensabile per colmare qualche lacuna dell’intreccio e portare alla sorpresa finale.

Senza infamia né lode: la locomotiva che sembrava cosa viva è un altro pianeta.

domenica 17 luglio 2011

Improbabile avventura

Un altro investigatore italiano: Italo Agrò, giovane sostituto procuratore della Repubblica a Roma. Siciliano doc, fine dicitore di versi di Quasimodo. Il romanzo si intitola appunto "Agrò e la scomparsa di Omber" e l'autore é un magistrato, Domenico Cacopardo, quasi a suggerire che la fantasia non manchi nelle file della nostra magistratura. L'editore é Marsilio (che ha in scuderia Renato Brunetta) e il prezzo di copertina é fissato in € 18,00, clip_image002sufficientemente elevato da permettere uno sconto del 25%.

La storia prende avvio dal precedente romanzo e semina indizi a tutto campo: riciclaggio di danaro, mafia, prostituzione e pedofilia. Il sostituto opera secondo precisi criteri fondati sulla razionalità pura e si affida ad un calepino (Filofax, of course) su cui annota fatti e riflessioni. Quando poi non ci capisce più nulla, si sdraia per terra e si abbandona a viaggi cosmici per recuperare una visione d'insieme. In questo modo risolve questo caso, con una intuizione che lascia stupiti colleghi e collaboratori. Anche il lettore rimane a bocca aperta, non tanto perché l'autore si affretta a sbrogliare l'ingarbugliata matassa in poche pagine e rivela il nome dell'assassino (non é così difficile arrivarci una cinquantina di pagine prima) quanto per l'improbabilità romanzesca dell'intuizione stessa. Così come improbabile appare la figura di buon padre di famiglia cucita addosso al procuratore della Repubblica, tale Mantovani, che adotta l'Agrò e arriva a dotarlo di cellulare di stato. Che ne è del porto delle nebbie?
Per avere notizie sulla vita personale dell’improbabile sostituto, chiedete a Roberta.
Infine, una possibile anticipazione sulle avventure di Italo Agrò: in un bar della sua Sicilia uno sconosciuto lo avverte che il suo mestiere è pericoloso. Scommettiamo che la prossima improbabile avventura sarà “Agrò e Cosa nostra”?

giovedì 14 luglio 2011

Delitto sul lago

Il titolo esatto del giallo all’italiana è “Il pontile sul lago” e l’autore è Marco Polillo, che di mestiere vende libri e qualche volta li scrive anche. Rizzoli editore con un costo di €19,00 trattabili (l’e-book è quotato a €13,99).

imageIl lago è quello d’Orta e l’autore ci tiene a segnalare che gli ambienti descritti esistono davvero e che addirittura i nomi di qualche personaggio non è di fantasia. Bene. Il protagonista è il vicecommissario Zottìa, della questura di Milano. Sull’onda di uno spirito di collaborazione finalizzato alla caccia degli assassini(questa è probabilmente fantasia pura) aiuta il maresciallo (un po’ sperduto) della locale stazione a risolvere il giallo in giorni 3. Nel frattempo va avanti indietro da Milano per via di una incasinata storia d’amore con una moglie un po’ pazza (che non ama più, ma che non ha il coraggio di lasciare) e una amante partenopea che vive a Parigi e quando è a Milano scende (poverella) all’hotel Manin.
La trama è piacevole e scorre. La caratterizzazione dei personaggi (medico, avvocato, il buontempone, le buone signore inclini allo svago extraconiugale) ricade nei binari tipici dei racconti sul lago. Non ho ben capito se davvero i lacustri sono fatti con lo stampino o se c’è stato un punto di partenza a cui hanno attinto tutti, a partire da Chiara. Comunque è sopportabile e tranquillizzante.
Le pagine più ridicole: gli appunti che il vicecommissario scrive sul portatile (personale, così non ci sono autorizzazioni da chiedere) del maresciallo

Le 288 pagine valgono il prezzo? Premesso che è sempre meglio farseli prestare, soprattutto nel caso di autori benestanti, la risposta è moderatamente positiva.