venerdì 7 gennaio 2011

Un arrivederci

In realtà non so nemmeno come si scrive il tuo nome. Ma non importa. Il nostro abbraccio e i tuoi occhi, grandi e inquieti, hanno fissato in modo indelebile la nostra fratellanza. Dopo mesi di sofferenza la gioia piena e la pace senza fine sono stati il tuo regalo di Natale. Il tempo smusserà in noi il senso di perdita, ingiustificato ma innegabilmente vero.

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