Forse abbiamo superato indenni gli stress commerciali o, invece, siamo esausti e non vediamo l'ora che passi per poterci concedere il nostro giusto riposo. Questo natale comunque passerà presto travolto dalla nostra superficiale irruenza. Nel rispetto delle tradizioni, un natale che non cambia nulla del nostro piccolo mondo dove ci piace, nonostante tutto, gravitare. E l'offerta di un qualcosa per un povero senza nome e senza volto , "tranquillamente" neutro per i nostri sentimenti, assolve alla richiesta di essere "più buoni", per un giorno.
Un quadro disincantato, diciamo realista? Forse fatalisticamente erroneo. Basta raccogliersi un attimo in se stessi. Può capitare in qualsiasi momento, all'improvviso. E allora lasciamoci andare: in quell'attimo una domanda semplice è in grado d'insinuarsi fra le nostre preoccupazioni e comparire in primo piano ai nostri occhi interiori: "
E il mio Natale?"
Una domanda che chiede di riflettere, indipendentemente dal proprio credo, sull'opportunità di cambiare un piccolo qualcosa in se stessi e nel proprio rapporto con chi ci sta intorno. Ma sappiamo che una piccola, infinitesimale modifica è sufficnete per farci uscire dalla nostra orbita satellitare e, solo se lo vogliamo, se lo desideriamo veramente ci può indirizzare verso realtà dove potersi sentire d'aiuto, dove poter cogliere la sensazione di gioia che solo il donare incondizionato sa regalarci. Una realtà sempre esistita quanto nuova per noi, molto vicina a noi (indipendentemente da dove si trovi) perchè siamo in grado di viverla e di dare un nome e un volto a chi ha bisogno. Tranquilli, si puo' sempre tornare indietro anche se, è bene esserne coscienti, talvolta il viaggio è senza ritorno.
Madre Teresa di Calcutta aveva il dono di declinare concetti profondi, intimi con parole semplici e vere, riconoscibili da tutti indipendentemente dal proprio credo personale. Questo invito alla meditazione può essere utile per aiutare la domanda "
E il mio Natale?" ad emergere, per un attimo.
E' Natale
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella poverà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta