domenica 24 febbraio 2008

Anima Nuda


Spinti dalla necessità di mantenere un legame con Kolkata, ieri siamo andati alla presentazione del libro "Anima Nuda" di Cesare Santi e Lorenza Caravelli (Editore Lampi di stampa, €15,00).
Sono due diari paralleli di un medico e di una crocerossina che raccontano l'esperienza pratica e spirituale del volontariato a Baruipur, centro tubercolotici, e a Nirmal Hriday.
Ascoltando la presentazione e leggendo il libro (un'ottantina di pagine corredate da una sessantina di fotografie) mi sono reso conto di quando sia difficile trasmettere il senso di una esperienza di volontariato, o meglio di un tentativo di mettersi a servizio, evitando di cadere nel rischio di raccontare che cosa ho fatto io. In effetti la raccomandazione di Madre Teresa di parlare il meno possibile di se stessi è tanto semplice da capire quanto difficile da seguire!
La parte fotografica è suddivisa in due parti: la prima riguarda Calcutta e da un'impressione che di povertà quasi stereotipata trascurando la prospettiva di una città in fermento e in crescita. Nella seconda sezione si possono vedere alcune immagini di Nirmal Hriday e della Mother House. Scorrendole ho capito che ho fatto proprio bene a tenere la macchina nello zaino. Sono immagini didascaliche, lontane ed incapaci di evocare quella sensazione di pace e serenità che conservo nell'animo. Questa mia considerazione non deve essere considerata una critica all'autore, Cesare Santi, piuttosto un affermazione della oggettiva difficoltà di espressione. L'unica critica che mi sento di avanzare è sulla pubblicazione delle foto del sepolcro di Madre Teresa. Non ho trovato menzione che sia stata autorizzata e a Mother House è scritto a chiare lettere che si posso riprendere immagini del sepolcro solo per uso personale. Niente di grave. In conclusione, un libro piacevole, a tratti intenso, che va letto avendo ben presente che si tratta di emozioni e percezioni personali di una realtà così semplice e tanto difficile da comunicare.

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