Ieri mattina, mentre a passo svelto raggiungevo Mother House per la S. Messa mi ha sorpreso constatare che era l’ultima volta. Nessun rimpianto ma una sensazione di serenità, profonda e matura. E un impegno: portare con me i tanti doni che ho ricevuto in questi giorni, mantenerli vivi e farli fruttificare. Questo convincimento si è rafforzato durante l’Adorazione della sera. Bellissimo il saluto di sister Kefra che mi ha atteso all’uscita per salutarmi. “Ho pregato per te e la tua famiglia sulla tomba della Madre. Ricordami nelle tue preghiere”. Come dimenticare?
L’ultima mattina a Nirmal Hriday è iniziata normalmente, con il giro delle medicazioni. Poi la S. Messa, che è sempre un po’ speciale qui insieme con i più poveri fra i poveri. Ma questa volta è stata davvero speciale perché la mia partenza è stata ricordata nelle preghiere dei fedeli e poi quella birba di sister Anila mi ha invitato a leggere la seconda lettura che si conclude così: “Rimanete saldi nel Signore”. Quale migliore auspicio?
Questa volta non sono uscito alla chetichella e ho salutato tutti quasi uno ad uno. Tutti tranne Jodu che se la dormiva alla grande.
Nessuna fuga perché li porto via con me.