lunedì 11 febbraio 2008

8 Febbraio - Dadu

E poi Dadu. E' un vecchietto di 30 kg, con un femore fratturato e tante piaghe da decubito. Faccia tonda, orecchie grandi e naso a patata, le labbra, coprendo le gengive edentule, disegnano un sorriso. Sopra tutto gli occhi, piccoli, di una grande luce che esprimono la sua tenace voglia di vivere.

L'altro giorno mi sono avvicinato a lui e mi ha stretto forte la mano sinistra. Poi ha adagiato il capo sull'altra e mi ha sorriso. I nostri sguardi si sono incrociati e ci siamo piaciuti per una empatia straordinaria e affascinante. Oggi gli ho fatto male, a babù Dadu. Gli ho tolto un'escara sulla schiena, cercando di metterci tutta la mia buona volontà. Sedato solo da un Valium ha gridato il suo dolore. Quando sono tornato da lui, finita la medicazione, non mi ha guardato. Era arrabbiato e aveva solo ragione di esserlo. Teresa gli ha dato da mangiare con una siringa un passato di riso, patate e banana mentre gli tenevo le mani e gli davo da bere. Ha mangiato tutto e poi si è appisolato. Dadu sei grande!

A un certo punto nella preghiera dell'apostolato c'è il ringraziamento per il privilegio che ci viene concesso per essere qui. E' vero. Stiamo vivendo un autentico privilegio.

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